Negotiation & Humanities
After all, negotiation is all about humanism
La negoziazione è l’arte delle relazioni umane; come tale, è un’arte imprescindibile.
Arriva un momento, nella vita prima ancora che nella carriera in cui ci si rende conto che le competenze tecniche da sole non bastano, che quello di cui si ha bisogno è un bagaglio di abilità -per lo più abilità relazionali- che non si imparano sui libri.
Queste abilità si possono apprendere; si può apprendere cioè come affrontare le sfide relazionali cui vita e professione ci pongono di fronte, passando da un approccio istintivo e personale (spesso infruttuoso e costoso dal punto di vista emotivo) ad un approccio professionale.
In questo blog mi occupo di tecniche di negoziazione a 360°, grazie all’analisi di alcune situazioni tipiche o casi reali [Storie di negoziazione] e alle rubriche di Approfondimenti].
Mi piace anche che questa sia una piattaforma su cui condividere riflessioni, spunti e discussioni su tutto che ciò che riguarda la dinamiche delle relazioni interpersonali; nella convinzione che after all, negotiation is all about humanism (PS non andate a cercare la citazione perché.. è mia 🙂
Come lo faccio?
Mi occupo da anni di formazione in materia di tecniche di negoziazione [bio]. Questo sito vuole essere un luogo di confronto sulle tematiche connesse a quest’ambito.
Se siete interessati, scrivetemi, sono sempre felice di confrontarmi.
Cosa faccio?
Le negoziazioni in situazioni di squilibrio, le negoziazioni con controparti difficili, la gestione delle dinamiche di potere, le coalizioni, le negoziazioni “virtuali”…
Questi sono solo alcuni dei temi che mi appassionano e di cui mi occupo nella pratica professionale e nei miei corsi.
Qualche esempio ?
Inoltre
Qui troverai gli strumenti specifici per riconoscere queste situazioni, capirne la “meccanica” e saperle gestire.
Perchè lo faccio?
Perché c’è una grande differenza tra un modo istintivo e reattivo di affrontare certe situazioni ed una loro gestione professionale: è come reimparare a camminare.
Scopriamolo insieme!
Inoltre
Succede un po’ a tutti, dopo qualche anno di vita professionale, di rendersi conto che le abilità tecniche non sono sufficienti per eccellere (o talvolta anche solo sopravvivere): non forniscono nessun aiuto per negoziare con quel cliente dalle richieste impossibili, con quella controparte così aggressiva, con il socio che ha visioni totalmente diverse dalle nostre, con il capo che approfitta della nostra disponibilità, con il collaboratore che non aiuta….
Altre volte può capitare invece di trovarsi in un momento di “salto” nella vita professionale e di sentire di avere bisogno di qualche strumento in più prima di una negoziazione importante (ad es. una start up o una società che va a negoziare con investitori istituzionali, o un importante accordo commerciale).
Le situazioni possono essere le più diverse, non cambia il nucleo essenziale e gli schemi con cui le si affrontano; è infatti facile cadere in una ”tunnel vision” sulle proprie difficoltà o supposte incapacità, oppure trincerarsi dietro l’ “irragionevolezza” dell’altro e le reciproche differenze di potere, continuando cosi ad insistere con atteggiamenti che vengono pervicacemente ripetuti anche se non portano a nessun risultato.
Quello che è invece molto più difficile è fare un passo indietro e capire che c’è una grossa differenza tra un modo istintivo e reattivo di affrontare certe situazioni e una loro gestione professionale.
Chi ha voglia di fare questo passo scopre un mondo di teorie sofisticate e frutto di anni di studi (che partono dalla scuola di Harvard e dalla teoria dei giochi di Nash) che, una volta scoperto, diventa letteralmente un nuovo modo di leggere la realtà, che ci solleva dalle proiezioni solipsistiche del “è tutta colpa mia” o dagli automatismi del “è tutto colpa loro” (“blame game”) per regalarci nuovi strumenti di interazione.
È un percorso stimolante ma non facile, soprattutto quando si interviene su difficoltà relazionali stratificate nel tempo o con molti precedenti tra le parti; la sensazione a volte è letteralmente quella di “re- imparare a camminare”…. E anche quando certe dinamiche sono state comprese in teoria, può essere non facile riuscire a mettere in pratica le tecniche che impareremo ad usare, e che sono spesso del tutto controintuitive.
Come diceva Proust:
Cosa faccio?
Le negoziazioni in situazioni di squilibrio, le negoziazioni con controparti difficili, la gestione delle dinamiche di potere, le coalizioni, le negoziazioni “virtuali”…
Questi sono solo alcuni dei temi che mi appassionano e di cui mi occupo nella pratica professionale e nell’ambito dei corsi.
Qualche esempio ?
Inoltre
Qui troverai gli strumenti specifici per riconoscere queste situazioni, capirne la “meccanica” e saperle gestire.
Come lo faccio?
Mi occupo da anni di formazione in materia di tecniche di negoziazione [qui link a bio] e questo sito vuole essere vuole essere un luogo di confronto sulle tematiche connese a ques’ambito.
Se siete interessati, scrivetemi, sono sempre felice di confrontarmi.
Perchè lo faccio?
Perché c’è una grande differenza tra un modo istintivo e reattivo di affrontare certe situazioni ed una loro gestione professionale: è come reimparare a camminare.
Facciamolo insieme!
Inoltre
Succede un po’ a tutti, dopo qualche anno di vita professionale, di rendersi conto che le abilità tecniche non sono sufficienti per eccellere (o talvolta anche solo sopravvivere): non forniscono nessun aiuto per negoziare con quel cliente dalle richieste impossibili, con quella controparte così aggressiva, con il socio che ha visioni totalmente diverse dalle nostre, con il capo che approfitta della nostra disponibilità, con il collaboratore che non aiuta….
Altre volte può capitare invece di trovarsi in un momento di “salto” nella vita professionale e di sentire di avere bisogno di qualche strumento in più prima di una negoziazione importante (ad es. una start up o una società che va a negoziare con investitori istituzionali, o un importante accordo commerciale).
Le situazioni possono essere le più diverse, non cambia il nucleo essenziale e gli schemi con cui le si affrontano; è infatti facile cadere in una ”tunnel vision” sulle proprie difficoltà o supposte incapacità, oppure trincerarsi dietro l’ “irragionevolezza” dell’altro e le reciproche differenze di potere, continuando cosi ad insistere con atteggiamenti che vengono pervicacemente ripetuti anche se non portano a nessun risultato.
Quello che è invece molto più difficile è fare un passo indietro e capire che c’è una grossa differenza tra un modo istintivo e reattivo di affrontare certe situazioni e una loro gestione professionale.
Chi ha voglia di fare questo passo scopre un mondo di teorie sofisticate e frutto di anni di studi (che partono dalla scuola di Harvard e dalla teoria dei giochi di Nash) che, una volta scoperto, diventa letteralmente un nuovo modo di leggere la realtà, che ci solleva dalle proiezioni solipsistiche del “è tutta colpa mia” o dagli automatismi del “è tutto colpa loro” (“blame game”) per regalarci nuovi strumenti di interazione.
È un percorso stimolante ma non facile, soprattutto quando si interviene su difficoltà relazionali stratificate nel tempo o con molti precedenti tra le parti; la sensazione a volte è letteralmente quella di “re- imparare a camminare”…. E anche quando certe dinamiche sono state comprese in teoria, può essere non facile riuscire a mettere in pratica le tecniche che impareremo ad usare, e che sono spesso del tutto controintuitive.
Come diceva Proust:
“Chi sono?”
è una domanda difficilissima, se no non sarebbe stata messa nella sala dell’Oracolo di Delfi* , e Socrate non l’avrebbe posta alla base della sua ricerca filosofica…..:)
Più facile dire cosa faccio:
Faccio l’avvocato presso uno studio internazionale, dove mi occupo di diritto immobiliare. L’esperienza sulle operazioni straordinarie mi ha portato ad appassionarmi al mondo delle negoziazioni e delle tecniche di negoziazione. Dopo anni di formazione specifica in Israele e USA e di collaborazione con una delle principali scuole in Israele, nel 2017 ho lanciato un progetto di training in tecniche di negoziazione che -costruito inizialmente come una academy interna allo studio- è stato successivamente esteso anche all’esterno.
Tengo corsi anche per altre realtà istituzionali come la Camera Arbitrale di Milano.
Le tecniche di negoziazione sono la mia passione, e gli occhiali che mi piace mettere sul naso per leggere la realtà e le relazioni interpersonali.
Mi piace lavorare con persone che provengono dagli ambiti più diversi, professionisti, startupper e studenti, anche per scardinare convinzioni radicate come “ma tanto io nel mio lavoro negozio da anni”… o “non so negoziare…”.
Per maggiori curiosità, visita la 👉 pagina LinkedIn del mio blog
Oppure la mio bio 👉 Linkedin
“Ti avverto, chiunque tu sia. Oh tu che desideri sondare gli Arcani della Natura, se non riuscirai a trovare dentro te stesso ciò che cerchi, non potrai trovarlo nemmeno fuori.
Se ignori le meraviglie della tua casa, come pretendi di trovare altre meraviglie?
In te si trova occulto il Tesoro degli Dei. Oh! Uomo conosci te stesso e conoscerai l’Universo e gli Dei.”
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BIBLIOGRAFIA BASE (manuali su TECNICHE DI NEGOZIAZIONE )
Uncategorized– Getting to yes, Fisher/ Ury (grande classico, intramontabile- il libro più famoso della scuola di Harvard)
– Difficult conversations, Heen/Patton/ Stone (il manuale base sulle difficult conversations, argomento molto complesso- ne riparleremo )